Crisi della biodiversità

 

Terre sempre più desertiche. Mari sempre più caldi e acidi. Scioglimento dei ghiacci perenni. No, non è un film catastrofico, ma la catastrofica realtà.

 

La sesta grande estinzione di massa

Siamo di fronte a una delle minacce più grandi per l’umanità e l’intero Pianeta: la sesta grande estinzione di massa. La causa? Le attività umane stesse.

Il consumo di risorse naturali e l’inquinamento stanno portando al rapido declino degli ecosistemi di tutto il mondo e alla perdita di biodiversità.

È stimato che il tasso di estinzione delle specie sia tra le 100 e le 1000 volte superiore al normale tasso di estinzione naturale.

Proprio perché gli ecosistemi sono fortemente influenzati dalle attività umane, la sesta grande estinzione è stata battezzata estinzione dell’Antropocene (l’epoca dell’uomo)[1].

L’attuale crisi della biodiversità: il modello H.I.P.P.O.

Il celebre scienziato Edward O. Wilson, nel 2002, coniò l’acronimo H.I.P.P.O. per indicare le principali cause che contribuiscono maggiormente alla perdita di biodiversità.[2]

L’acronimo identifica le seguenti minacce ambientali causate dall’uomo: Habitat loss (Distruzione degli habitat), Invasive species (Specie aliene), Pollution (Inquinamento), (Human) Population, Overharvesting (Sovra sfruttamento di specie).

Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti noi: dal collasso degli ecosistemi tropicali[3] (come la distruzione quotidiana di ettari di foresta Amazzonica[4]), allo stress dei mari[5] con gravi conseguenze per ecosistemi antichi ma delicati come la grande barriera corallina[6] e le mangrovie[7].

Cambiamento climatico

Oltre a questi fattori, tutti di origine antropica, non bisogna scordare il cambiamento climatico veicolato da un eccesso di gas serra nell’atmosfera, anch’esso causato dalle molteplici attività umane intensive.

Gli effetti del cambiamento climatico si mostrano come un aumento delle temperature medie del Pianeta, con conseguenze quali desertificazione e scioglimento dei ghiacci.

In Alaska, lo scioglimento del ghiaccio marino sta influenzando gli ecosistemi marini[8]. Racchiusi nel ghiaccio ci sono numerose forme di vita come funghi, protozoi, alghe, batteri e addirittura virus che possono impattare negativamente sugli organismi marini (e non solo) presenti nella colonna d’acqua sottostante.

Salvaguardia del Pianeta

È compito di ognuno di noi far sì che le attività umane non incidano più così negativamente sul nostro Pianeta. Dal corretto smaltimento dei rifiuti, all’utilizzo di energie rinnovabili, sono scelte responsabili per il bene di tutti.

Anche la pulizia dei siti inquinati è un’attività importante nel ripristino e nella tutela dell’ambiente.

 

River Cleaning, con il suo sistema brevettato, vuole partecipare attivamente alla tutela degli ecosistemi acquatici ed è alla ricerca di un partner desideroso di contribuire alla salvaguardia di un tassello fondamentale del pianeta Terra.

 

Uniti possiamo fare la differenza, inizia a far parte del cambiamento.

 


[1] Padoa-Schioppa Emilio (2010), HIPPO. La convergenza dei fattori di perturbazione ambientale, Ecosphera 202-223.

[2] Wilson Edward O. (2002), The Future of Life, Alfred A. Knopf.

[3] Filipe M. França, Cassandra E. Benkwitt, Guadalupe Peralta, James P. W. Robinson, Nicholas A. J. Graham, Jason M. Tylianakis, Erika Berenguer, Alexander C. Lees, Joice Ferreira, Júlio Louzada, Jos Barlow. Climatic and local stressor interactions threaten tropical forests and coral reefsPhilosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 2020; 375 (1794): 20190116 DOI: 10.1098/rstb.2019.0116

[4] Gregory S. Cooper, Simon Willcock & John A. Dearing. Regime shifts occur disproportionately faster in larger ecosystemsNature Communications, 2020 DOI: 10.1038/s41467-020-15029-x

[5] Carlos M. Duarte, Susana Agusti, Edward Barbier, Gregory L. Britten, Juan Carlos Castilla, Jean-Pierre Gattuso, Robinson W. Fulweiler, Terry P. Hughes, Nancy Knowlton, Catherine E. Lovelock, Heike K. Lotze, Milica Predragovic, Elvira Poloczanska, Callum Roberts, Boris Worm. Rebuilding marine lifeNature, 2020; 580 (7801): 39 DOI: 10.1038/s41586-020-2146-7

[6] Cassandra E. Benkwitt, Shaun K. Wilson, Nicholas A. J. Graham. Biodiversity increases ecosystem functions despite multiple stressors on coral reefsNature Ecology & Evolution, 2020; DOI: 10.1038/s41559-020-1203-9

[7] N. Saintilan, N. S. Khan, E. Ashe, J. J. Kelleway, K. Rogers, C. D. Woodroffe, B. P. Horton. Thresholds of mangrove survival under rapid sea level riseScience, 2020; 368 (6495): 1118 DOI: 10.1126/science.aba2656

[8] Chelsea Wegner Koch, Lee W. Cooper, Catherine Lalande, Thomas A. Brown, Karen E. Frey, Jacqueline M. Grebmeier. Seasonal and latitudinal variations in sea ice algae deposition in the Northern Bering and Chukchi Seas determined by algal biomarkersPLOS ONE, 2020; 15 (4): e0231178 DOI: 10.1371/journal.pone.0231178

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